Il presepe vivente di Forino

Il presepe, conosciuto anche come presepio, altro non è che la rappresentazione della nascita di Gesù Bambino. Le sue origini storiche sono molto antiche, secondo i più il primo presepe vivente fu realizzato da San Francesco d’Assisi. Questa usanza, che dal nostro paese si è poi diffusa nel resto del mondo, è legata in particolar modo al periodo delle festività natalizie, ma richiede molto tempo per essere preparato a dovere.

Le fonti utilizzate per questo tipo di raffigurazione sono i 180 versetti “dell’infanzia” di Gesù che si trovano nei Vangeli di Luca e Matteo. In questi testi viene raccontata minuziosamente la nascita di Gesù durante il regno di Erode, a Betlemme, un piccolo centro della Giudea che già era stato il luogo natale di Re Davide.

Diversi elementi usati nei presepi attuali provengono però dai Vangeli apocrifi, non riconosciuti, e da altre tradizioni.

La versione tradizionale del presepe è composta da una serie di statue disposte in modo tale da ricostruire in maniera realistica la natività- I luoghi della tradizione sono la grotta, la capanna o la mangiatoia; mentre i personaggi che vi compaiono sono: Gesù Bambino, San Giuseppe, Maria, il bue e l’asinello (che col loro respiro scaldavano il bambino), i pastori, le pecore, gli angeli e i Magi. A volte le tradizioni locali possono includere personaggi diversi.

Per tradizione la statuetta di Gesù Bambino fa la sua comparsa nel presepe sono allo scoccare della mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, mentre i Magi, partendo da lontano vengono man mano avvicinati alla figura di Gesù per arrivarvi poi al 6 gennaio, cioè il giorno dell’Epifania. In alcune versioni restano fino alla Candelora.

Le 30 scene del presepe vivente di Forino

Lo sfondo del presepe è uno scenario di tipo paesaggistico o il cielo stellato. Esiste però un altro allestimento molto diffuso nel nostro paese del presepe, cioè, per l’appunto quella del presepe vivente. Anch’essa di origine medievale, si è recentemente diffusa in Italia a macchia d’olio.

A differenza del presepe classico, quello vivente è composto da una breve rappresentazione di tipo teatrale messa in scena per rappresentare, attraverso l’impiego di “teatranti”, figuranti, la nascita di Gesù bambino.

Storicamente, il primo presepe vivente, fu realizzato da San Francesco d’Assisi, nell’anno 1223, presso Rieti, nel borgo di Greccio, presso Rieti, nel 1223. Attualmente, l’allestimento dei presepi viventi, come nel nostro caso di Forino, in provincia di Avellino, è organizzato da città, frazioni, quartieri e dai loro abitanti su base volontaria.

Il Presepe Vivente di Forino, a differenza di molti altri che si limitano a rappresentare esclusivamente la scena della Natività, coinvolge l’intero borgo storico e presenta ai suoi numerosi visitatori ben 30 scene storiche.

Una Natività con uno scenario da favola

Durante il periodo natalizio questo piccolo e caratteristico centro urbano dell’Irpinia, grazie al suo presepe vivente, riesce a catturare l’attenzione di molti turisti e viaggiatori, non solo locali ma anche nazionali. Tutto ciò avviene perché riesce a sfruttare al meglio tutte le sue 30 scene della Natività e la sua invidiabile posizione naturale, collocato com’è in uno scenario da favola.

A poco più di 10 chilometri circa dal capoluogo di provincia irpino, Avellino, si trova il comune di Forino, posizionato in una conca naturale, circondate dalle catene montuose del Romola e dei Faliesi.

Il borgo dispone quindi di una ricchezza naturalistica di acque e boschi a dir poco invidiabile ma è noto anche per le sue eccellenze enogastronomiche, come il caciocavallo, i vini e la nocciola.

A tutto ciò si devono però aggiungere le tradizioni storiche e religiose, come il Presepe Vivente, che hanno portato alla ribalta nazionale questo delizioso paese della provincia avellinese.

Dal 26 al 28 dicembre tutto il paese diventa un Presepio

Infatti, ogni anno, nel periodo compreso tra il 26 e il 28 dicembre tutti gli abitati del borgo collaborano per inscenare la loro caratteristica Natività composta da 30 scene, distribuite nei locali dell’antico casale che si trova vicino al Palazzo feudale.

Duecento volontari, rigorosamente in costume d’epoca, si impegnano a riprodurre le scene della Natività, a cominciare dall’Annunciazione per arrivare, ovviamente, alla Nascita di Gesù Bambino. Di i contorno, non mancano le rappresentazioni dei mestieri della Palestina dell’epoca e quelle della grande tradizione artigianale locale.

Il Presepe Vivente di Forino viene inscenato nell’area del Corpo di Forino, cioè la zona fortificata del paese, cioè l’area che circonda il Palazzo dei Principi Caracciolo, edificio storico del XV secolo. Questa Natività è sicuramente uno dei motivi di orgoglio di Forino, ma dell’intera regione Campania. Passeggiare per le caratteristiche vie cittadine, allestite in maniera così suggestiva, illuminati da fiaccole, durante questo periodo dell’anno è qualcosa di davvero unico. Si possono così ammirare i figuranti impegnati a riprodurre le antiche tecniche di lavorazione effettuate con gli strumenti del tempo che fu.

A tutto ciò bisogna aggiungere un dettaglio da non sottovalutare assolutamente, cioè la posizione naturale del paese che, per l’occasione, permette di avere come fondale scenico l’intera catena montuosa e un incredibile cielo stellato.