Il futuro del Presepe Vivente di Forino

La storica rassegna del Presepe Vivente di Forino è stata condizionata anche dagli eventi che hanno sconvolto il mondo e attualmente sembra vivere un suo periodo di crisi.

Già prima della pandemia mondiale di Covid si pensava di sospendere l’evento che da poco aveva compiuto trent’anni e navigando sul web si trova ben più una voce che parla di un’ultima edizione dello storico Presepe Vivente di Forino.

Si apprende così, a malincuore che la XXXI edizione potrebbe essere stata davvero l’ultima. I responsabili dell’organizzazione avvisano di avere la necessità di dover svuotare i depositi dove venivano custodite le attrezzature, manifestando la volontà di regalarle ad associazioni ed enti irpine che vogliano continuare a proseguire la loro attività.

Un importante testimone che aspetta di essere raccolto per il futuro della zona

Si parla di una grande storia, iniziata nel lontano Natale del 1986, una onorata realtà che ha attirato verso la piccola Forino l’attenzione di tutta Italia. Il Presepe Vivente di Forino è un capitolo di orgoglio di vanto, di appartenenza e di tradizione non solo per questa piccola realtà ma per l’Irpinia tutta.

Trenta anni di attività che hanno portato giornali, programmi tv e siti web ad occuparsi di questo speciale evento portato avanti con tanta, tantissime passione.

Non sappiamo dirvi se c’è davvero stata un’ultima edizione del Presepe Vivente di Forino, in cuor nostro speriamo di no, che qualcuno decida, prima o poi, di raccogliere questo importante testimone e di portare avanti quella che è molto più di una semplice tradizione.

La storia di Forino

 

Forino è un piccolo centro di 5000 abitanti circa della provincia di Avellino, in Campania . Circondato da sette monti, la cui altezza non supera i 1000 metri, presenta all’interno del suo territorio diversi boschi ed è famosa per la coltivazione della nocciola.

Storicamente il sito era già abitato in epoca pre-romana ed entrò poi a far parte della colonia di Venera Liva Abbelinatum. Sul suo territorio i romani fecero passare l’acquedotto Claudio, dando vita ad insediamenti stabili nella conca circondata dai sette monti, come Roma. Inoltre, già in epoca romana, venne concesso il permesso di coltivare le nocciole per incrementare l’agricoltura.

Dall’epoca romana al Medioevo

I Bizantini e i Longobardi presero poi il posto che fu dei romani. Risalgono al 633 le prime citazioni storiche del luogo dove si tenne una grande battaglia tra i bizantini e le truppe longobarde.

Nell’anno 1000 le truppe di Gugliemo il Normanno presero possesso del paese. In seguito il feudo locale diventò proprietà di Francisio, degli Hobemburg, dei Monfort. Arrivò poi il turno della famiglia Orsini, che ne entrarono in possesso in seguito a dei matrimoni.

Questa famiglia fu molto importante per il paese perché lo fortificò realizzando il Corpo di Forino, poi nell’anno 1604, il feudo divenne proprietà dei Caracciolo con titolo di principato.